Allattare in pubblico, consigli e considerazioni

Allattare in pubblico oggi è una scelta molto discussa.
Già durante la gravidanza le donne che decidono di allattare naturalmente il proprio figlio lo immaginano attaccato al loro seno e di condividere con lui passeggiate, riunioni familiari, cene con gli amici, eventi.
Prima o dopo il parto, si chiedono se l’ora della poppata sia un momento da vivere lontano da occhi indiscreti.

Allattare in pubblico era normale per i nostri antenati

Per molte donne l’allattamento al seno rimane quasi un tabù, tanto che si sentono obbligate a rifugiarsi in una stanza privata, in auto o in un camerino quando si avvicina l’ora del pasto del bebè e sono in presenza di estranei o anche di amici e parenti. Alcune acquistano dei “foulard per allattamento”, per non isolarsi del tutto.
Allattare in pubblicoNon sanno che questi accorgimenti non sono mai esistiti prima del XX secolo. 

I nostri antenati vivevano l’allattamento come una pratica naturale e spontanea, come ampiamente dimostrato da una raccolta fotografica. Essi concepivano la famiglia come un unicum in continua attività, l’uomo si occupava solitamente di impiegare il proprio tempo per ricevere una retribuzione adeguata al fabbisogno del proprio nucleo familiare; la moglie era principalmente dedita al rendiconto della famiglia, alla cura della casa e della prole, all’aiuto pratico al marito durante le ore di lavoro.
A quel tempo l’allattamento al seno veniva concepito come l’unico modo in cui fosse corretto e normale nutrire un bambino, tanto che al latte della madre naturale poteva essere sostituito solo quello di una balia. I puritani, poi, posero l’accento sulle capacità individuali dell’uomo, viste come un dono della natura, come un dono di Dio.
Anche in questa particolare accezione il seno materno rappresentava il mezzo fornito da Dio affinché ogni mamma potesse provvedere con certezza al nutrimento dei propri figli. Non mancano di certo testimonianze iconografiche di madri che abbiano allattato anche i bimbi più grandi all’interno delle chiese.
Così come i puritani, anche i coloniali sostenevano l’allattamento naturale, a supporto di una natura che non contempla l’inaudito pudore.

La società post-industriale e la poppata privata

Oggi, nella società moderna post-industriale, l’allattamento al seno subisce la limitazione da parte della società che vorrebbe la donna lavoratrice esclusivamente dedicata al profitto.

 È bene sottolineare come tutti i grandi pregiudizi siano stati sempre, storicamente, frutto di dinamiche economico-sociali.
La società non è capace di rispettare i ritmi dei bambini e li vuole già indipendenti dalla madre sin dalle prime settimane di vita e non è nemmeno capace di rispettare le donne, con i loro diritti e i loro corpi.
Qualora optasse per l’allattamento naturale, dovrebbe viverlo come una faccenda privata. Ne consegue il paradosso: l’esibizione del corpo femminile viene accettata solo se porta con sé lo scopo di creare nuovi profitti, ma giudicata come immorale quando involontaria o, per meglio dire, causata da eventi assolutamente naturali come l’allattamento.
In un simile contesto, il seno femminile perde la sua funzione normale di sensualità (e non sessuale): quella di soddisfare le stesse donne che, guardandosi allo specchio, possono riconoscersi (così come potrebbe farlo un uomo, guardando i propri pettorali); quella di nutrire senza assurde inibizioni i propri figli; quella di essere osservato come una qualsiasi parte anatomica del corpo; quella di poter essere apprezzato senza pregiudizio, senza essere giudicato imperfetto perché distante dallo standard imposto dai canoni di bellezza del momento.

Poppata al chiuso perché evitarla

In America e anche in Italia si è soliti invitare – più o meno esplicitamente – le donne a coprirsi durante le poppate.
Esistono diverse ragioni per le quali una mamma non dovrebbe mai farlo:

  • i bambini non sopportano una simile copertura e tentano di rimuoverla o piangono
  • durante i mesi estivi potrebbe infastidire sia la mamma che il bambino a causa del caldo
  • nel caso in cui la mamma ha una difficoltà in allattamento i teli impediscono la costante osservazione e valutazione della poppata

Si può allattare in pubblico con discrezione, grazie ad abiti e magliette ad hoc che consentono di evitare l’esposizione del seno e, allo stesso tempo, di non coprire il bambino.
Tuttavia, per il buon corso dell’allattamento e per la propria serenità, è bene considerare che la prima regola da seguire è quella di allattare a richiesta, senza eccessive ansie. 
Allattare e vivere bene è possibile a patto che si viva l’allattamento stesso come un normale step della vita umana, come potrebbe esserlo il semplice fatto di nascere o imparare a parlare.
L’allattamento, in quanto tale, non è né un affare pubblico né privato: è un fatto, una normale esigenza, una grande opportunità di cui non privarsi.

Ci sono molte cose che puoi fare con un bambino allattato ad una condizione:
Non avere paura di allattare ovunque tu sia.

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1 Commento. Nuovo commento

  • Da un mesetto la mia cara nonnina ci ha lasciato….Lei che “non le sembrava vero che, finalmente dopo tanto tempo, il mio corpo dava la vita ad un esserino. Lei che adorava quel principino(così lo chiamava) … Lei che mi sedeva accanto mentre lo allattavo e che era felicissima e fiera di quel gesto…Lei che fino alla fine non ha fatto altro che chiedermi di averne cura.
    Il giorno del suo funarele il suo principino, durante la messa, ha voluto attaccarsi al seno… Dopo la funzione mi si è avvicinato un uomo di una certa età e ciò che mi ha detto mi ha commosso… “mi scusi signora, ma glielo devo dire… Lei ha compiuto un gesto bellissimo… Difronte alla morte ha dato la vita!
    Mi sono commosso! “

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