Primo latte e secondo latte materno

La composizione del latte materno di ogni donna è unica, ma può variare leggermente in funzione deI bisogno del proprio bebè. Le variazioni sono associate a diversi fattori, ma molti, tra mamme e operatori sanitari, focalizzano l’attenzione solo sui termini primo latte e latte di fine poppata, ovvero sulle differenze di composizione del latte all’interno dello stesso pasto. Sicuramente, il latte materno ha una concentrazione di grassi maggiore alla fine della poppata, ma considerare solo questo dà luogo a una riduzione semplicistica e inadeguata alla realtà.

Molte mamme dicono spesso

Offro un solo seno a poppata cosi sono sicura che mio figlio avrà il latte di fine poppata e il latte grasso.

Penso di avere il latte poco grasso.

Offro il seno ogni 3 ore, cosi il mio bambino berrà una maggiore quantità di latte e, durante la prossima poppata, avrà un latte più grasso.

Mio figlio fa delle poppate di poca durata, quindi beve solo il primo latte, ovvero solo acqua e zucchero.

Cosa succede?

Gli studi scientifici dimostrano in effetti che la concentrazione di materia grassa nel latte aumenta man mano che si effettua la poppata: questo aumento è dovuto principalmente al grado di prelevamento del latte (Daly et al 1993).
Detto in altre parole, più il seno è drenato, maggiore sarà il livello di grassi: più sono ravvicinate le poppate, maggiore sarà la concentrazione di grasso .

Esiste anche una variazione determinata dal ciclo circadiano: il livello di grasso è maggiore durante il pomeriggio e durante la sera. Questo pare piuttosto logico.

Offrire un solo seno a poppata, come regola, può compromettere l’allattamento. Procedete con buonsenso, grazie all’osservazione del bambino: se vi sembra sazio, attendete prima di offrire il secondo seno; se vi pare insoddisfatto, proponete l‘altro seno e procedete così finché non abbia raggiunto la sazietà.

Le cattive interpretazioni degli studi scientifici possono indurre a mettere in atto comportamenti in grado compromettere irreversibilmente l’allattamento.

Le donne, nella storia, hanno sempre allattato senza dover sapere se il latte fosse più o meno grasso. Una mamma non deve preoccuparsi del livello di grassi nel latte, ma di affinare la propria capacità di osservazione del bambino, al fine di comprendere quando è sazio e quando necessita ancora latte.

Se il vostro latte è poco grasso, il vostro bambino compenserà da solo, ciucciando una più grande quantità di latte.

Se il vostro bambino è nato nel giusto termine della gravidanza, gode di buona salute, voi potrete sicuramente affidarvi all’allattamento a richiesta.

Inoltre, dato che il livello del grasso è sempre variabile, è falso e fuorviante accusare una mamma di non avere un latte sufficientemente grasso o sufficientemente nutriente. Questa condizione, infatti, si verifica solo in casi di grandi carestie e quindi di grave.

Disclaimer

Le informazioni indicate non sostituiscono una consulenza personalizzata.
Se avete domande o siete in difficoltà potete prendere un appuntamento cliccando il pulsante qui sotto.

Articoli correlati

Devi essere connesso per inviare un commento.
Menu