Riflesso di estrusione della lingua

Molte mamme chiedono cos’è il riflesso di estrusione della lingua e per dare una risposta e da ingegnere di formazione quale sono, preferisco rispondere sempre con fonti scientifiche appropriate.
Ho fatto una piccola ricerca su internet (cosa che invito tutti a fare) e con stupore mi sono resa conto che non ci sono molte informazioni.
Mi sono quindi rivolta a due esperti del settore, due bravissime logopediste mi hanno scritto:
Il riflesso di estrusione è un riflesso arcaico neonatale.
Per riflesso arcaico si intende un movimento involontario (o una serie di movimenti) che il neonato fa in risposta a uno stimolo per adattarsi alla realtà che lo circonda. Il Sistema Nervoso Centrale del neonato non è ancora completamente sviluppato alla nascita, ma con il passare dei mesi matura e si organizza per produrre movimenti volontari (nella parte del cervello che si chiama corteccia cerebrale): in quel momento i riflessi neonatali si estinguono per lasciare spazio appunto ai movimenti fatti con cognizione (il grasping lascia spazio alla capacità di afferrare oggetti, il riflesso di suzione e il riflesso di estrusione della lingua lasciano spazio alla fase orale della deglutizione e così via).

Il riflesso di estrusione della lingua si estingue normalmente intorno ai 4 – 5 mesi.
Mi chiedo quindi:

  • Una mamma ha veramente il compito di dover sapere come riconoscere il riflesso di estrusione?
  • Veramente prima di dover dare da mangiare al proprio bambino deve essere a conoscenza di tale informazione?

Come se ci fosse chiesto, prima di proporre oggetti in mano al bambino, di riconoscere tecnicamente se ha già perso il riflesso di grasping…
Tutte le mamme sono brave mamme qualsiasi sia la provenienza culturale. Ogni mamma si affida al pediatra e dovrebbe essere lui a riconoscere se il bambino è pronto per lo svezzamento attraverso parametri quali l’età, la postura e la posizione della lingua e dovrebbe affidarsi alle direttive OMS. Purtroppo non tutti lo fanno ma questo è un altro discorso di cui preferisco non parlare.

Possiamo dire che ci sono pediatri che suggeriscono lo svezzamento a. 3,4,5,6 etc.
Un aiuto molto valido e concreto possiamo trovarlo nel libro “Allattamento e svezzamento” Coleman Editore 2009, attualmente in ristampa, scritto a quattro mani da me e Jack Newman (un pediatra molto esperto che scrive alle mamme usando termini adatti ad un pubblico vario)
Il libro si pone l’obiettivo di rassicurare la mamma e aiutarla a mantenere alto l’ascolto del bambino, perché solo così possiamo fare un buon lavoro di mamma e apprendere attraverso l’ascolto e il rispetto quando in nostro bambino è pronto per perdere i riflessi arcaici e passare a gesti fatti con cognizione.
Ho quindi ripreso il mio libro e riletto il capitolo “Quando cominciare ad offrire cibo”: … ll momento migliore di offrire cibo solido al bebè è quando mostra interesse. Alcuni bebè sono molto interessati al cibo che trovano nel piatto del genitore.

 

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