In questo periodo si parla spesso di sleep training per i neonati, ovvero quelle pratiche atte a trasferire ai più piccoli delle precise abitudini del sonno.
I promotori di tale prassi si avvalgono di rigide regole presuntamente universali che vengono estese indistintamente a tutti i soggetti e in qualsiasi parte del mondo. Questo senza nessuna empatia e senza alcuna osservazione del bebè che, in quanto essere umano, è di per sé è un soggetto unico e irripetibile.
Qualche giorno fa sono stata contattata da una mamma che mi ha manifestato le sue lecite perplessità: “Mi è stato detto che il mio bambino dovesse essere portato a letto già alle 8 di sera, per non turbare il suo ciclo di sonno. Ma così facendo, trascorrevo un’ora nel tentativo snervante di addormentarlo. Mio marito mi ha suggerito di attendere i suoi segnali visibili di stanchezza prima di portarlo a dormire. Allora ho capito che alle ore 21 dorme serenamente”.
La mia esperienza professionale, suffragata dalle testimonianze di tantissime mamme, mi insegna che:
- spesso i genitori cercano di applicare le prescrizioni di manuali di sedicenti puericultori, quando in realtà nessun bambino nasce con un suo “libretto di istruzioni”;
- ogni essere umano è unico e non possono esistere regole scandite universalmente valide. Nonostante lo schema rigido di 24 ore, i picchi di massima e minima attenzione variano sensibilmente da un soggetto all’altro. Alcuni sono più “svegli” al mattino, altri nelle ore pomeridiane o serali. Qualcuno preferisce andare a letto tardi e svegliarsi tardi, altri si sentono meglio anticipando l’ora del sonno e della sveglia;
- le motivazioni di tali differenze sono sia di carattere biologico e genetico, sia di tipo ambientale.
Dunque, cara mamma, non sentirti in colpa se tuo figlio non vuole saperne di andare a letto già alle ore 20. Osserva il tuo bambino e, con la tua empatia e il tuo buonsenso, trova quella via di mezzo che può fare la differenza.
Ogni bambino ha un suo ritmo biologico ma questo non significa che un bambino possa andare a dormire a mezzanotte.
I bambini hanno necessità di dormire non solo per recuperare le fatiche della giornata ma anche perchè durante il sonno l’organismo del bambino mette a punto l’organizzazione dei propri circuiti cerebrali, produce l’ormone della crescita e rafforza il suo sistema immunitario.
Ma quanto dovrebbe dormire un bebè?
Le ore di sonno di cui ha bisogno un bambino variano a secondo dell’età e della sua specifica costituzione.
Se la sera fatica ad addormentarsi?
Un bambino potrebbe porre resistenza all’addormentamento serale sia se è tanto stanco sia se non è pronto per dormire. Se reputate che il vostro bambino dorma poco o non riesce ad andare a letto in un orario adatto alla sua età potete gradualmente aiutarlo a modificare il ritmo sonno/veglia.
Il cambiamento esige almeno due settimane di tempo per essere realizzato. Piano piano si possono ottenere degli ottimi risultati.
Se da tempo provi senza successo a regolare i ritmi di sonno del tuo bebè e del resto della famiglia, contattami e richiedi la mia consulenza.
Troveremo insieme la soluzione migliore.