Smettere di allattare, 15 consigli per riuscire nell’impresa – seconda parte

Come smettere di allattare? Prima o poi è una domanda che ogni mamma si pone. Diversi sono i motivi che inducono una mamma a smettere di allattare ma come farlo senza creare traumi al proprio figlio?

Ecco gli ultimi otto consigli generali, ma utili, per orientare il proprio percorso. Il seguente articolo non sostituisce una consulenza, quindi puoi contattarmi per prenotarne una personalizzata che possa rispondere alle tue esigenze.

8. Non è necessario sostituire il latte di mamma con il latte artificiale

Se si desidera smettere di allattare entro i 12 mesi del bambino, una delle domande più frequenti riguarda l’alimento surrogato del latte materno. Soprattutto data la grande varietà di prodotti industriali presenti in commercio che, ingannevolmente, fanno percepire come necessario il latte in formula.

Premesso che raramente si interrompe di allattare in pochi giorni, il bambino riceverà gradualmente minori quantità di latte materno. L’apporto nutritivo del latte materno sarà sostituito grazie ad una dieta varia ed equilibrata, considerando settimanalmente – e non quotidianamente – gli alimenti consumati.

Ma la domanda si pone, a volte, per il semplice rituale di addormentamento e/o di risveglio al seno, nonché per i risvegli notturni.
I bambini hanno un forte bisogno di suzione, necessità che aumenta spesso da 1 a 2 anni. Pur inconsapevolmente, i genitori rispondono a questa esigenza offrendo biberon e ciucci. Tuttavia, non sempre sanno che è possibile evitare il latte artificiale, inserendo nel biberon altre bevande calde e più naturali.

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9. Prevenire l’ingorgo mammario con un’accurata palpazione

È importante palpare il seno ed evitare che arrivi a indurirsi troppo. Se questo inconveniente iniziasse a presentarsi, sarebbe bene applicare quanto prima dei panni freddi.

Utilizzate degli asciugamani imbevuti d’acqua fredda, da sostituire ogni qualvolta abbiano raggiunto la temperatura corporea. Alcune volte può essere utile estrarre manualmente del latte, in altre diventa necessario assumere un antinfiammatorio suggerito dal medico.

10. Evitare di usare il tiralatte per estrarre il latte in esubero

L’uso del tiralatte, per estrarre il latte in esubero, potrebbe rappresentare un’arma a doppio taglio. In tal mondo, infatti, si rischia di stimolare ulteriormente la produzione di latte.

Se non riuscite a rendere meno teso il seno manualmente e optate per l’uso del tiralatte come intervento di soccorso, fatelo per pochi minuti, solo dopo aver massaggiato il seno e aver esercitato piccole compressioni sulle parti meno morbide. Tali compressioni sono più funzionali se eseguite durante una doccia calda.

11. No ai farmaci per il blocco della lattazione

L’ormone della prolattina, responsabile della produzione di latte, è presente in una concentrazione molto alta durante l’avvio dell’allattamento. Ma, nel corso dei primi mesi, si stabilizza al valore precedente la gravidanza.

Utilizzare un farmaco per il blocco della lattazione, dopo i primi mesi di allattamento, rappresenta una scelta inutile.

12. Nessun timore per gli sbalzi d’umore

La fine dell’allattamento, per motivi ormonali ed emotivi, è quasi sempre accompagnata da repentini cambiamenti. Gli sbalzi d’umore sono del tutto normali in questa fase e possono essere mitigati da un’ambiente familiare pronto al sostegno.

13 e 14. Farsi seguire da personale sanitario specializzato può facilitare il percorso

Questo punto ha una valenza doppia per l’importanza che riveste.
Per facilitare il percorso di fine dell’allattamento può essere d’aiuto il supporto di una persona specializzata sul tema, come una consulente professionale in allattamento IBCLC.

Il personale specializzato offre la possibilità di ricevere delle risposte adeguate al proprio caso, nonché di seguire delle regole pratiche che possano rendere l’impresa più semplice.

Diversi centri dedicati all’infanzia propongono consulenze, riunioni e corsi per mamme che allattano i propri bambini, per consentire loro di approfondire la conoscenza in materia. Spesso i professionisti sono in grado di fornire metodi semplici e funzionali, grazie alla loro lunga e variegata esperienza.

15. Ascoltare le esperienze di altre mamme può essere utile

Quasi tutte le mamme, durante lo svezzamento, incontrano delle difficoltà che non riescono a risolvere nell’immediato.

Approfittare dell’esperienza di altre madri può essere utile anche per sentirsi meno sole. A volte si può rimanere sorpresi dalle loro diverse “ricette di maternage”, che dimostrano come ogni bambino sia diverso e necessiti di una strategia ad hoc.

Disclaimer

Le informazioni indicate non sostituiscono una consulenza personalizzata.
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