Il sonno del neonato. Perché si sveglia durante la notte

Capire il sonno del neonato è per i genitori il primo passo verso una migliore gestione di quello che una volta era il riposo notturno.
Chi è alla prima esperienza, se non adeguatamente informato, potrebbe vivere male questo cambiamento sopratutto nei primi mesi.

Il sonno è uno stato dell’essere umano che si modifica durante il processo di crescita e nel neonato è profondamente differente da quello di un bambino o di un adulto, basti pensare che nei primi mesi di vita il tempo trascorso dormendo è di circa 16-18 ore al giorno rispetto alle 8 ore dell’adulto.

Questo lungo tempo viene giustificato considerando che il sonno incide profondamente sulla crescita dei bambini influenzandone lo sviluppo cerebrale e della memoria, stimolando l’ormone della crescita, rinforzando il sistema immunitario, è perciò importante lasciare dormire il bambino per tutto il tempo che gli è necessario.

I risvegli notturni del neonato

Molti genitori, soprattutto se alle prime esperienze, sono turbati o preoccupati per i frequenti risvegli notturni dei neonati e cercano disperatamente una soluzione al problema. Spesso si ritrovano a proporre poppate di latte artificiale allo scopo di prolungare il sonno del neonato. C’è chi lo lascia piangere fino a quando non smette o chi per sfinimento ripiega con il lettone.

I risvegli notturni sono frustranti e faticosi per i genitori che non conoscono le fasi fisiologiche del sonno del neonato e che vivono l’aspettativa di un sonno continuativo senza risvegli. Comprendere il modo in cui si susseguono le varie fasi del sonno del neonato aiuta ad affrontare e ad approcciarsi meglio alla situazione.

Le fasi del sonno dei bambini

Sonno del neonato

I neonati hanno dei ritmi del sonno già nel pancione, ritmi che persistono anche dopo essere nati.
Nei primi tre mesi di vita il neonato si addormenta e si risveglia più volte, sia di giorno che di notte, alternando fasi di sonno attivo a fasi di sonno profondo in cicli brevi di circa 50 minuti che vengono separati da un sonno detto di transizione.
A volte questi cicli si susseguono senza risvegli e i neonati dormono per 2-3 ore di fila o più.

Il sonno della fase REM

Il sonno nella fase REM o il sonno attivo, occupa circa i primi 20 minuti del sonno, una fase durante la quale i bambini possono facilmente svegliarsi. Molti genitori parlano di questa fase come “dondolo per addormentarsi”, perché si ha l’impressione che non si tratti di un vero sonno.
In questa fase ai bambini piace essere cullati, emettere piccoli rumori o ciucciare. I genitori temono che i loro bebè dormano poco, come se il sonno leggero fosse di qualità minore di quello profondo, o che solo il sonno lungo e profondo sia più importante per il bambino.
In realtà, il sonno nella fase REM o sonno leggero è la fase del sonno in cui il cervello è in piena attività e ne favorisce lo sviluppo celebrale.
Durante questa fase i piccoli potrebbero svegliarsi in seguito a un bisogno fisiologico.
Dopo questa prima fase del sonno REM, i bambini possono svegliarsi e non tornare a dormire per un po’, o entrare in una fase di sonno profondo per 20-40 minuti. Concluso questo ciclo, i bebè possono svegliarsi e dare inizio a un nuovo ciclo di sonno.
Dopo i primi tre mesi i bambini iniziano lentamente a essere regolati dal ciclo circadiano, si modificano le ore di sonno e la loro distribuzione, le fasi REM si accorciano.

I risvegli notturni e l’alimentazione

I bambini allattati al seno dormono spesso vicino alle loro madri, svegliandosi più frequentemente tra i brevi sonnellini perché il 50% del tempo totale di sonno è un sonno leggero.
Dormire accanto alla mamma e svegliarsi spesso è, per il piccolo, sinonimo di frequenti poppate che, a loro volta, sono sinonimo di stimolazione della produzione del latte materno.
Il seno, infatti, se viene svuotato regolarmente produrrà latte secondo le necessità del bambino, così facendo le poppate frequenti consentiranno una produzione regolare di latte, aiutano a regolare il livello di zucchero nel sangue del neonato e ne assicurano una crescita ottimale.

Le possibili cause dei risvegli notturni del neonato

I risvegli notturni dei neonati sono piuttosto frequenti e le cause sono fisiologiche.
Sovente si pensa che se il neonato si sveglia spesso la notte per mangiare è un problema, i neonati sono cuccioli mammiferi che hanno necessità di essere nutriti regolarmente anche la notte i loro risvegli sono fisiologici.

Come affrontare il sonno del neonato

Dedicare maggior tempo alla poppata serale consente di poter allungare un po’ la prima fase del sonno, accettare la fisiologia del sonno del bambino, significa riconoscere la necessità di riposare quando lui dorme, a prescindere dall’ora segnata dall’orologio.
Parte della letteratura disponibile parla del sonno del bambino come di un’attività che vada educata attraverso tecniche di addormentamento più o meno brusche. Si suppone, infatti, che un bebè possa essere accompagnato all’autonomia del sonno attraverso un corretto addestramento.
Come in ogni cosa poi esistono le eccezioni insite nella differenza di ogni individuo, è possibile incontrare infatti bebè che dormano 4-5 ore di fila durante la notte.
Accompagnare i propri figli verso un ritmo di sonno che cambia nel corso del tempo, fino alla maturazione di sonno da adulto, è un’impresa obbligatoria ma difficile.
Ogni genitore, attraverso la conoscenza minima dei parametri del sonno del neonato e l’ascolto del proprio bambino, può trovare una modalità ideale di sentirsi un genitore felice anche la notte.

Il lavoro di una consulente IBCLC è quello di aiutare a comprendere i desideri e le necessità di tutti i componenti della famiglia e di stabilire un modus operandi funzionale per tutti.
Con dei piccoli ma sostanziali accorgimenti è possibile rendere più tranquillo il sonno di bebè e genitori.

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