Tiralatte: quando, come e perché usarlo

Il tiralatte è diventato, nell’ultimo decennio, uno strumento tecnologico sempre più utilizzato dalle donne che allattano i propri figli. Proposto come soluzione per i problemi iniziali dell’avvio dell’allattamento (ingorgo mammario, tensione al seno, scarsa produzione di latte) o per il rientro a lavoro delle mamme, non sempre produce i risultati sperati e non sempre soddisfa le sue consumatrici.

Le madri ritengono l’utilizzo del tiralatte:

  • poco gratificante, perché non consente di estrarre quantità adeguate di latte
  • faticoso e doloroso
  • dispendioso in termini di tempo e denaro

Quando usare il tiralatte

Pur ricordando che l’uso del tiralatte non è in alcun caso equivalente alla suzione del bambino esercitata sul seno, occorre considerare che in alcune specifiche eccezioni questo può rivelarsi necessario. In particolar modo, quando si intende mantenere la lattazione, pur mantenendo l’obiettivo di abbandonarne l’uso del tiralatte molto presto, portando il bambino ad alimentarsi esclusivamente e direttamente dal seno della madre.
I motivi per cui si estrae il latte sono differenti per ogni mamma si possono, infatti, presentare situazioni in cui:

  • il bebè rifiuta di attaccarsi al seno;
  • il bebè è ricoverato per un controllo medico;
  • il bebè è nato prematuro;
  • la mamma è costretta a rientrare a lavoro prima del sesto mese del piccolo.

Le madri potrebbero dover tentare di estrarre il latte qualora il bambino presentasse una notevole prematurità e quando non fosse ancora pronto per succhiare dal seno.
 Tuttavia in alcune neonatologie anche i bambini prematuri iniziano a essere allattati direttamente dal seno materno. Anche senza “l’autorizzazione” delle unità di assistenza speciale.

Come usare il tiralatte

Ecco i consigli su come scegliere e utilizzare il tiralatte:

  • Scegli un tiralatte di qualità. I tiralatte più efficaci sono quelli elettrici a doppio pompaggio con pressione/aspirazione a velocità regolabili. Occorre fare molta attenzione, in quanto in commercio si trovino spessissimo macchine di scarsa qualità.
  • A seconda dell’uso che devi fare ti potrebbe essere utile un tiralatte manuale o elettrico.
 Se ancora non lo hai acquistato o non sai quale scegliere puoi chiedere un consiglio visitando la pagina della consulenza di allattamento.
  • Se estrai poco non scoraggiarti. Qualunque bebè estrae una quantità maggiore direttamente dal seno, rispetto a quanto possa fare qualsiasi tiralatte. Tuttavia, quest’ultimo è in grado di mantenerne costante la produzione.
  • Leggi con cura le istruzioni per evitare di provocare dolore ai seni.
  • Estrai il latte sempre dopo la poppata se è necessario procurarsi una riserva.
  • Sii regolare nelle sedute di tiraggio. Se dovesse capitare di non esserlo per qualche giorno, non temere, potrai recuperare.
  • Se riesci a farlo, stimola il seno e la produzione di latte con l’estrazione manuale.
  • Lava sempre le tue mani prima della seduta.
  • Verifica che la misura della coppa del tiralatte sia adeguata al tuo seno, alla sua areola e al capezzolo.
  • Inizia ad estrarre latte con la velocità minore, poi aumenta lentamente la velocità finché tollerata senza provare alcun dolore.
  • Estrai il latte per un massimo di 15/20 minuti per seno (anche se il tempo di tiraggio è del tutto soggettivo). Se la mammella non offre latte prima dei 15 minuti, pompa finché esce e aggiungi altri 2 minuti alla fine della sua fuoriuscita.

Come favorire l’estrazione del latte

Se il tuo bambino non è presente, puoi incoraggiare il riflesso di espulsione del latte artificialmente, pensando di averlo tra le tue braccia o attaccato al seno. Potrebbe esserti d’aiuto guardare una sua foto o tenere vicino a te un suo indumento.
La seduta di tiraggio dovrebbe avvenire dopo un’adeguata stimolazione:

  • lava le mani,
  • applica un panno caldo e umido sul seno,
  • massaggiare il seno con piccoli movimenti circolari attorno al suo perimetro,
  • accarezzalo delicatamente con le dita, con un movimento verso il basso che vada dal petto al capezzolo,
  • appoggiati in avanti e scuoti delicatamente il seno,
  • ruota delicatamente il capezzolo tra il dito e il pollice.

Come pulire il tiralatte

  • Sterilizza il tiralatte la prima volta che lo usi.
  • Lava il tiralatte con acqua calda e sapone dopo ogni utilizzo.
  • Ricorda che puoi lavarlo anche in lavastoviglie.
  • Smontare tutti i pezzi, consente una migliore igiene.
  • Se usi il tiralatte diverse volte al giorno, puoi riporlo dentro un sacchetto per frigo dopo ogni utilizzo, riservandoti di lavarlo una sola volta in 24h. Il latte materno è antinfettivo, antibatterico, antimicotico e antivirale. Questo, con le giuste accortezze, consente il lavaggio del tiralatte senza sterilizzatore e una sola volta al dì.

Estrazione manuale del latte

Molte donne trovano l’estrazione manuale del latte dal seno una pratica davvero efficace, soprattutto nei primi giorni dopo il parto. Questa può anche sostituire o alternarsi all’uso del tiralatte, rendendo il tiraggio più funzionale.

Come fare per estrarre il latte manualmente

  • Lavati le mani,
  • posiziona il pollice e l’indice su entrambi i lati del capezzolo alla fine dell’areola,
  • esercita una delicata pressione verso la gabbia toracica,
  • fai scivolare le dita con un leggero movimento verso il basso

Guarda il video per avere più chiaro il procedimento

Come conservare il latte materno

Il latte materno rimarrà buono:

  • a temperatura ambiente, per un massimo di 8-12 ore,
  • in frigo, fino a 8-11 giorni,
  • nel freezer, nella parte posteriore, per molti mesi,
  • in congelamento profondo per molto più tempo.

Da tenere a mente

  • A causa dell’alto contenuto di grassi del latte materno, il suo stoccaggio di qualsiasi tipo produrrà una separazione nel liquido. È normale; una miscelazione delicata gli conferirà un aspetto omogeneo ancora una volta, ma anche il latte separato bevuto dal bambino risulta ugualmente nutriente.
  • Il latte materno può avere un sapore diverso dopo il congelamento. Anche questo è normale. A volte, tuttavia, le madri hanno una grande quantità di lipasi (l’enzima che scompone il grasso) nel loro latte e il grasso viene scomposto anche quando immediatamente refrigerato o congelato, senza alcuno scongelamento accidentale. Questo latte è ugualmente nutriente per il bambino, se lo vorrà bere. Qualora non intendesse consumarlo, è possibile miscelarlo ai cibi solidi e semisolidi per nasconderne il gusto.
  • Non riscaldare mai il latte materno nel microonde.
  • I bambini spesso amano consumare il latte freddo. Se si desidera riscaldarlo, o se il latte deve essere scongelato, è sufficiente inserire il contenitore o il sacchetto di latte all’interno di una tazza d’acqua calda, per 1-2 minuti.
  • Il riflesso di espulsione di latte, ovvero la sensazione, che spesso si concretizza, che il latte fuoriesca dal seno senza stimolazione, è una normale conseguenza dell’allattamento che si può risolvere con l’uso delle coppette assorbilatte. Se si stimolano entrambi i seni contemporaneamente, il latte inizia a fuoriuscire più velocemente anche durante una poppata/seduta di tiraggio. 
Lo stesso risultato si può ottenere quando il bebè succhia dal seno e la madre usa la tecnica della compressione.

Disclaimer

Le informazioni indicate non sostituiscono una consulenza personalizzata.
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